Il Chimigramma
Ciao ragazzi e ragazze!👋
Giovedì scorso con il prof. Manfredini insieme alla prof. Marangoni ci hanno portato in una classe allestita appositamente per la creazione della fotografia. Al centro della stanza c’erano sei tavoli ricoperti con una carta di plastica nera, con sopra otto vasche contenenti dei liquidi. Il tavolo era suddiviso in due postazioni, dove per ognuno c’erano quattro vaschette.
-due di sviluppo (10ml di idrochinone e 90 di acqua)
-due di arresto (acqua e aceto)
-due di fissaggio (10 ml di iposolfito e 40ml di acqua)
-due di lavaggio (acqua)
Appena entrati il prof. Manfredini ci ha spiegato la reazione chimica, che avviene tramite l’uso della carta fotosensibile.
—Nel primo esercizio dovevamo inserire la mano nella vaschetta dello sviluppo, appoggiarla sulla carta fotosensibile. Dopodiché abbiamo messo la carta nell’arresto e poi nel fissaggio. Il risultato ottenuto è un impronta nera su sfondo bianco. Questo primo esperimento l’ho chiamato “sagoma nera”
—Nel secondo esercizio abbiamo inserito la mano prima nel fissaggio, l’abbiamo appoggiata sulla carta fotosensibile, abbiamo immerso quest’ultima nell’arresto e poi nello sviluppo. Questa volta l’esperimento ottenuto è stato l’inverso di quello precedente, ovvero un’impronta bianca su sfondo nero
Alla fine abbiamo sciacquato le immagini sotto acqua corrente.
Giovedì scorso con il prof. Manfredini insieme alla prof. Marangoni ci hanno portato in una classe allestita appositamente per la creazione della fotografia. Al centro della stanza c’erano sei tavoli ricoperti con una carta di plastica nera, con sopra otto vasche contenenti dei liquidi. Il tavolo era suddiviso in due postazioni, dove per ognuno c’erano quattro vaschette.
-due di sviluppo (10ml di idrochinone e 90 di acqua)
-due di arresto (acqua e aceto)
-due di fissaggio (10 ml di iposolfito e 40ml di acqua)
-due di lavaggio (acqua)
Appena entrati il prof. Manfredini ci ha spiegato la reazione chimica, che avviene tramite l’uso della carta fotosensibile.
—Nel secondo esercizio abbiamo inserito la mano prima nel fissaggio, l’abbiamo appoggiata sulla carta fotosensibile, abbiamo immerso quest’ultima nell’arresto e poi nello sviluppo. Questa volta l’esperimento ottenuto è stato l’inverso di quello precedente, ovvero un’impronta bianca su sfondo nero
Alla fine abbiamo sciacquato le immagini sotto acqua corrente.
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